mercoledì 26 marzo 2014

Mela chiodata e Carenza di FERRO



La mela chiodata aiuta nelle carenze di ferro


Il ferro è uno dei minerali più difficili da assimilare.

Esso lotta continuamente con elementi ingeriti mediante altri cibi, come i fitati di cui sono ricchi i legumi, che interferiscono con il suo assorbimento.

Anche gli integratori tradizionali sono poco funzionali, poiché il ferro sciolto, ossia non legato a nessun altro acido/vitamina, viene assimilato difficilmente e se ne corre in direttissima verso il wc! 

Un buon modo per assimilare il ferro è, invece, la vitamina C, grande coadiuvante per l’assorbimento:
condire della cicoria, dell’insalata o dei carciofi con il limone aiuta il ferro a entrare in circolo del nostro organismo.


Un altro escamotage antichissimo è la mela chiodata

Una mela con dentro tre chiodi:
importantissima la scelta dei chiodi medesimi.

Si infilzano i tre chiodi nella mela, dopo averli sterilizzati bollendoli in acqua per almeno 20 minuti, si lasciano lì per 24 ore.
Trascorso questo tempo si tolgono e si mangia la mela.

Essa avrà un sapore di ferro al limite del sopportabile!
Per un sapore più gradevole si potrà frullare con del latte di riso e miele.

Per coloro che avranno accertato una effettiva carenza di ferro, è sufficiente assumere 1 mela chiodata 1 volta al mese, NON DI PIÙ, altrimenti si va in eccesso!

Perché la mela?
La mela contiene l’acido malico che accoglie il ferro e lo elabora in modo tale da renderlo digeribile e soprattutto assimilabile dal nostro organismo.


Vale la pena provare, è un antico metodo che arriva dal Medioevo  e da Paracelso, molto usato dalla tradizione popolare, dalle nostre nonne.

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