martedì 21 maggio 2013

Vittoria



VITTORIA

...a proposito dell’identità culturale del NATUROPATA

Lecce, Sabato 15 Maggio 2013

Cari Soci, Cari interessati DIRITTOeSALUTE,

è interessante farvi sapere che, in riferimento all’inserimento del NATUROPATA tra le professioni rientranti nella Legge 4/2013, nell’ambito dei lavori del CNA Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (Ente certificato UNI), sono state poste obbiezioni dai Fisioterapisti alle quali è subito seguito il fermo della nostra norma UNI messo in opera dal Ministero della Salute, affermando che, essendo quella del NATUROPATA una “professione sanitaria”, non poteva essa rientrare nella Legge.

Ritorniamo quindi nel paradosso che, seppur in altri paesi quella del NATUROPATA è riconosciuta tra le Professioni Sanitarie, in Italia, per resistenza di quest’ultime e per scelta del legislatore, finora ci è stata negata una tale collocazione; e ora sarebbe proprio l’affermazione inversa a doverci escludere anche dalla Legge 4/2013.

Allo scopo di evidenziare al CNA tale indirizzo della Giurisprudenza e del Legislatore italiani, da un sindacato partecipante, è stata chiesta a DIRITTOeSALUTE e al nostro Presidente Carlo Madaro una cosiddetta: 



che, con meritata soddisfazione del lavoro della nostra Associazione e naturalmente col plauso pressoché di tutti i Naturopati italiani, ha portato a buon fine l’indirizzo del proseguimento dei lavori, che hanno visto già Venerdì 10 maggio 2013, a Roma, un primo incontro pubblico.


La riuscitissima Riunione, in una sala gremita, ha visto partecipi numerosi politici tra i quali il responsabile del Ministero dello Sviluppo Economico.
Ad essi è stato chiesto, ora che la definizione di “Professionista” è stata finalmente dilatata ai titolari delle professioni non riconosciute in ordini e collegi, che esse siano considerate una risorsa di rilancio economico dell’Italia e si attivino ad inserirle nel Welfare e nelle politiche sociali, parificando altresì il loro trattamento fiscale (p.es.: esenzione IVA). 

È per tale motivo che la convocazione della annunciata aggiuntiva Assemblea Generale dei Soci DIRITTOeSALUTE del 2013, prevista per la seconda metà di Aprile, subisce un piccolo ritardo; ma ne è valsa la pena.

Vi terrò informati delle “nuove” e della data dell’incontro.
CORDIALMENTE a presto.  

Il Segretario Generale GIUSEPPE IMBRIANI

Lecce, 22 Marzo 2013
Cari Soci, Utenti e Interessati DIRITTOeSALUTE,


Mercoledì 20 marzo 2013, si è svolta l’Assemblea Generale dei Soci con una davvero ottima partecipazione.

Dal dibattito in merito agli adeguamenti dettati dalla Legge del 14 gennaio 2013, n. 4, sulle professioni non regolamentate in ordini o collegi, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 26 gennaio 2013 ed entrata in vigore il 10 febbraio 2013, è emersa con spirito pressoché unanime la scelta di tutelare una propria identità professionale in un contenitore comune che raccoglie, diversifica e valorizza la NATUROPATIA e le singole METODICHE OLISTICHE mono- e multidisciplinari.
A tutela della sana esperienza tradizionale e della sua evoluzione alle odierne esigenze, proficuamente sostenuta e autoregolamentata dai Professionisti e dalle Scuole rappresentate, si è decisa l’iscrizione di DIRITTOeSALUTE al Registro delle Associazioni Professionali del Ministero dello Sviluppo economico, permettendo così agli iscritti attraverso il proprio marchio la Certificazione di 2° grado (per così dire, visto che tra le quattro previste è la più alta che tuteli la Cultura Professionale), lasciando comunque alla libera scelta del singolo Socio Professionista l’opzione, comunque sponsorizzata-DIRITTOeSALUTE, dell’ulteriore iscrizione alla Jean Monnet, Ente certificato UNI che permette invece la Certificazione di 1° grado (sempre per così dire, in quanto solo tecnica), la quale potrebbe però risultare utile per la partecipazione a Bandi della Pubblica Amministrazione che ne dovessero fare richiesta.
Tale richiesta, a parere del Presidente, Carlo Madaro - Avvocato e già Magistrato di Cassazione, “rimane comunque illecita e il rispettivo bando impugnabile, poiché nella Legge la Certificazione-UNI è solo un elemento aggiuntivo e facoltativo”.

La seconda adesione è quindi volontaria e gemellata e include nella quota associativa-Jean Monnet (circa E.200,00 annue), oltre alla quota-DIRITTOeSALUTE, la copertura assicurativa di R.C.P. (Responsabilità Civile Professionale); richiedendo naturalmente la verifica (a seconda dei casi: con idonea documentazione, esame o frequenza parziale) che il singolo associato aderente abbia le competenze prescritte dai propri canoni.

L’Assemblea, così deliberando, si aggiorna a data da destinare nella seconda metà di Aprile, per la costituzione DIRITTOeSALUTE di Comitati di Vigilanza, Commissioni e loro Membri e Responsabili, in NATUROPATIA, SHIATSU, COUNSELING, MEDICINA AYURVEDICA, PSICOARTRODINAMICA, e altre, proposte dai Soci o richieste dalla Legge.

Cordialmente
IL SEGRETARIO GENERALE Giuseppe Imbriani


Associazione DIRITTOeSALUTE
SERVIZI ai SOCI



L’Associazione opera nell’esigenza di intendere la Salute come dall’ O.M.S., Organizzazione Mondiale della Sanità, quale BENESSERE FISICO, PSICHICO, SOCIALE ed AMBIENTALE; nella necessità culturale, professionale, etica e morale di salvaguardia dell’Ambiente e della Persona.
L’oggetto dell’Associazione è la TUTELA delle Arti e delle Professioni, dei rispettivi Professionisti e Fruitori nell’ambito della NATUROPATIA, con le sue altre denominazioni e metodiche: Medicine Olistiche, Medicine non convenzionali, Discipline Bionaturali, Shiatsu, Chiropratica, Osteopatia, Erboristeria, Couseling PNL, ecc., in un’ottica di Libera Scelta Terapeutica e di libero sviluppo di pensiero, cultura e professione.

La TUTELA Culturale e Giuridica, sia in fase legislativa che pre– o postlegislativa, dalla singola Persona si estende alle esigenze culturali, burocratiche, didattiche e lavorative di Associazioni, Scuole e Centri privati, con la nomina di Periti realmente Esperti del settore. La competenza dei Soci Fondatori determina certamente una solida base per la realizzazione di programmi comuni e condivisi.

L’Avvocato, già Magistrato di Cassazione, CARLO MADARO, nel ruolo di Presidente, porta nell’Associazione tutta la propria esperienza trentennale di Leggi e Sentenze basate sul DIRITTO e sulla LIBERTA' di SCELTA TERAPEUTICA, come per il caso “Di Bella”, mirabilmente noto a livello nazionale; divenendo, ora da avvocato, artefice diretto della Sentenza più clamorosa della storia giuridica italiana riguardante il DIRITTO di applicazione dell’Arte NATUROPATICA, o ancora del “vaccino libero”.
Non ultimi, per valore umano e professionale, sono i restanti componenti del Direttivo Superiore che da sempre si contraddistinguono per la loro competenza e il loro impegno, anche in attività di volontariato nazionale e internazionale; al lavoro sociale dei quali si sono già aggiunti Professionisti, Associazioni ed Enti private aperte alla collaborazione attiva.

SERVIZI al CITTADINO:
- Informazione sul Diritto alla Salute e sulla Libera Scelta Terapeutica
- Tutela Cultura Professionale
- Partecipazione gratuita agli Incontri Didattici e Culturali
- Agevolazioni per la partecipazione a Iniziative
- Convenzione Legale e Assicurativa.

SERVIZI all’ENTE e al PROFESSIONISTA:
- Iscrizione negli Elenchi
- Tutela Cultura e Consulenza Professionale
- Partecipazione ai Gruppi di Studio e Ricerca
- Consulenza primaria Fiscale
- Tutela, Convenzione e Consulenza Legale
- Nomina Periti di Udienza
- Riconoscimento Attestati e Certificati di Formazione
- Riconoscimento della Qualità Didattica e Formativa di Istituti e Scuole
- Nomina Periti e Delegati d’Esame
- Convenzione Assicurativa di Responsabilità Civile Professionale e Tutela Legale
- Timbro personale codificato
- Codificazione e Visibilità telematica del Riconoscimento.

Libertà di cura e libera scelta di terapia



Libertà di cura e libera scelta di terapia
di carlo madaro


COMUNICATO STAMPA
Storica decisione della Corte d’appello di Lecce: termina una battaglia giudiziaria che vede i genitori assolti e cade l’obbligo imposto dal Tribunale dei minori d Lecce.



Vince la libertà terapeutica del “vaccino libero”.
Da oggi anche i genitori pugliesi potranno evitare ai propri figli le tre profilassi obbligatorie previste dalla legge (antipolio, difto-tetano ed epatite b) senza correre il rischio della limitazione della patria potestà.
La violazione degli articoli del codice civile 330 secondo il quale “il giudice può pronunziare la decadenza dalla potestà quando il genitore viola o trascura i doveri ad essa inerenti” e 333 “quando la condotta di uno o di entrambi i genitori non è tale da dare luogo alla pronuncia di decadenza prevista dall’articolo, ma appare comunque pregiudizievole al figlio, il giudice, secondo le circostanze, può adottare i provvedimenti convenienti e può anche disporre l’allontanamento di lui dalla residenza familiare ovvero l’allontanamento del genitore o convivente che maltratta o abusa del minore…” avrebbe potuto causare non poche noie ad entrambi i genitori, perché il giudice o un tutore avrebbe potuto sostituirsi a mamma e papà per sottoporre i bambini alla discussa puntura.

Ma, per logica conseguenza del pronunciamento della Corte d’appello di Lecce, le famiglie potranno decidere secondo la propria coscienza.
Il PM ha ribadito fino in fondo la necessità della vaccinazione obbligatoria. Sulle vaccinazioni, infatti, ci sono due teorie di pensiero. Quella della legge italiana che prevede l’obbligo della profilassi per arginare eventuali epidemie, mortali in tempi ormai remoti, e quella di alcuni genitori dissidenti, secondo i quali la vaccinazione sarebbe una “pratica”, più “pericolosa che vantaggiosa” in una società in cui il benessere alimentare e lo sviluppo della sanità hanno in gran parte debellato i focolai virali.
Le famiglie di Taviano erano rappresentate dall’Avv. Carlo Madaro che ha depositato all’udienza del 02/11/05 documenti, studi, sentenze per dimostrare l’inutilità della pratica. La decisione della speciale sezione minorile è arrivata dopo che le Asl di competenza avevano segnalato alla Procura per i minorenni i genitori inadempienti, entrambi di Taviano.
I giudici minorili avevano ritenuto di dover applicare alla lettera la legge per le presunte violazioni al codice civile e ad emettere decreti di “affievolimento necessario” della patria potestà limitatamente all’atto vaccinale. Il collegio non ha potuto far altro che disporre la revoca dei provvedimenti e ripristinare la patria potestà dei genitori anche relativamente alla libertà di scelta sulle vaccinazioni.
E’ quanto sancito dalla sentenza di oggi.

Trattasi di una battaglia per il riconoscimento del principio della “Libertà Di Cura” e della libera scelta della terapia come prosecuzione delle iniziative a suo tempo assunte come Pretore di Maglie a favore della famosa terapia DI BELLA.

Lecce, 13 dicembre 2005 Avv. CARLO MADARO