giovedì 21 giugno 2012

ARTICOLO: Yoga e Lavoro Interno


Lo Yoga è una disciplina interna che utilizza specifiche posture del corpo, in forma statica o dinamica, chiamate “Asana”.  Queste posizioni lavorano sulle fasce muscolari, sulle articolazioni, specialmente le articolazioni  della colonna vertebrale, sui plessi nervosi e, alcune di esse, creano differenti pressioni sul liquido cerebrospinale per attivare specifiche aree cerebrali e ghiandole associate. Tutte le posizioni invertite, per esempio, creano una differente pressione a livello del cervello e una maggiore irrorazione del sangue. A livello più sottile, questo significa andare a lavorare sui Vortici Energetici che ci costituiscono (Chakra)  promuovendo dei movimenti di carica e di scarica degli stessi.


I Chakra infatti hanno sempre, specie quelli detti Magni o Principali,  una corrispondente biologica in Plessi Nervosi e Ghiandole che traducono segnali energetici più sottili in componenti bioelettriche (flusso nervoso) e biochimiche (ormoni e mediatori cellulari).
In generale siamo abituati a pensare a un corpo fisico a cui appartiene un campo bioplasmico, o Aura, in realtà è l’esatto contrario, è il corpo energetico sottile (che è parte della nostra Essenza) che contiene un corpo fisico.
Le azioni che facciamo possono avere delle ripercussioni in differenti livelli del nostro essere che vanno dalla parte più propriamente chimica-fisica, alla parte più sottile energetica. Il differente risultato della nostra pratica dipende principalmente da due fattori: la scelta della tecnica  utilizzata per la specifica finalità che ci siamo posti, e lo stato interno con cui si lavora.

Lo “stato interno” è il luogo reale dove presiede la nostra coscienza in quel dato momento: è nei basso fondi della falsa personalità, o è in un luogo più alto, già vicino all’Essenza?

Una sessione di Yoga è in realtà un circuito che dovrebbe convogliare le energie che scorrono nelle Nadi (Canali Energetici) in specifici Vortici e in una sequenza tale da produrre dei corretti collegamenti tra gli stessi. Questi corretti collegamenti hanno da riferirsi sia  alla situazione specifica del singolo soggetto, come condizione e costituzione, sia alla situazione generale del gruppo, che , nel lavoro insieme, diventa un’unità energetica, sia alle condizioni energetiche esterne.

Ad esempio già solo il ciclo lunare crea profondi mutamenti a livello di liquido cerebrale, di ritmo respiratorio, di fluidi corporei e ormonali. La luna è come una potente elettrocalamita che crea un’alternanza di polarità nel suo movimento lungo i gradi dello zodiaco, al ritmo, circa, di un grado ogni due ore. Il movimento della Luna influenza il ritmo respiratorio delle due narici. E’ bene sottolineare che le due narici sono lo sbocco esterno dei due  canali Ida e Pingala, che corrono laterali al canale midollare.

Lo stesso ritmo giorno/notte ha profonde influenze sulla produzione di ormoni e sul movimento energetico all’interno della struttura umana. La ghiandola Pineale, tanto importante negli stati trascendentali, e collegata con quello che normalmente viene identificato come “Settimo Chakra”,  è un vero e proprio sensore  della alternanza di Luce e  Buio .

Questo, e moltissimi altri fattori, devono essere considerati quando si pratica Yoga. Essendo le influenze molteplici, l’insegnante deve scegliere, di volta in volta, su e con cosa voler lavorare, per raggiungere lo specifico scopo che si è prefissato.

L’interazione con Energie Ambientali, Naturali, dà un “quid” in più che permette nella giusta miscelazione dei vari fattori cosmici e umani, di creare una reale opportunità di contatto con la propria parte essenziale. La natura, e le sue forze, così profondamente essenziali, con una corretta interrelazione, portano gradualmente l’individuo verso la sua parte essenziale.
Ad esempio, uno scambio energetico con un albero, meglio ancora con un albero di una specie molto compatibile con le energie degli Esseri Umani, porta il praticante, attraverso una specifica Asana, ad un potenziamento della qualità della sua energia vitale e ad un contatto tra l’Essenza Umana e quella dell’albero con una reciproca armonizzazione.

Considerando tutto quanto detto sopra, lo Yoga BPE è di fondamentale rilevanza, essendo uno strumento, una disciplina, estremamente adatta all’essere umano occidentale moderno. Preservato e sistematizzato dal Dott. Livio Vinardi, lo Yoga Biopsicoenergetico  è una sintesi di antiche sapienze le cui origini vanno dalle popolazioni Maia e Incas, dell’america precolombiana, a contaminazioni egizie e indiane.
Una sintesi unica, assolutamente autentica, di “Lavoro in se stessi”. In cui ciascun allievo giunge  a una sequenza di esercizi specifici alla sua struttura energetica profonda e arcaica.

Ad Otranto, dal 01 al 09 Settembre 2012,  si lavorerà con lo Yoga BPE, l’Hatha Yoga e il contatto con le forze sottili della Natura, per produrre un cambiamento e una maggiore consapevolezza a coloro che vogliano conoscere e praticare. Il Lavoro Interno attraverso la disciplina dello Yoga, deve portare, con la pratica e il tempo, una progressiva armonizzazione tra le varie componenti dell’individuo: dalla parte più grossolana, fisico-chimica a quella più energetica, fino a quella spirituale.

Cinzia Lippolis- Associazione Anahata/Yoga BPE

mercoledì 20 giugno 2012

ARTICOLO: Astrologia Evolutiva: Cicli Planetari

Nel cielo , da un punto di vista geocentrico, si possono vedere i vari pianeti e il sole muoversi in lenti o veloci danze che scandiscono i tempi della vita e dell’intera generazione umana.
Quando un bambino nasce, nel primo reale atto di indipendenza dal grembo materno, il primo respiro, le energie dei pianeti nello zodiaco si imprimono nel corpo energetico dell’individuo, creando una griglia energetica, di tensioni e  aree più o meno dense, che influenzerà la formazione e la realizzazione del carattere di quel particolare individuo nella sua relazione con il cosmo e la vita.

La Carta Natale con i suoi aspetti, le case i pianeti più o meno forti crea una mappa spaziale del corpo astrale della persona. Una sorta di progetto, un seme, che deve esprimersi pienamente per raggiungere la sua finalità di incarnazione.
I movimenti successivi al momento della nascita rappresentano, negli aspetti che fanno con la le posizioni della carta natale, i transiti : La loro interpretazione e lettura è fondamentale per aggiungere al modello spaziale della carta natale il vettore tempo. I transiti ( e le progressioni) infatti rappresentano lo svolgere nel tempo del progetto, la realizzazione del tempio dell’uomo.
Io credo che la costruzione del tempio sia questo, il portare la luce nella propria vita, la luce della consapevolezza, affinché quel progetto divino a cui ciascuno di noi è chiamato possa realmente realizzarsi.

Lo studio dei transiti è un argomento estremamente affascinante che può essere intrapreso e compreso solo dopo avere chiarito il significato della propria mappa natale.
I transiti, se letti nel contesto della propria carta rappresentano, lo svolgimento e l’evoluzioni di quelle energie interne che avevamo fin dall’inizio nel nostro tema natale.
Attraverso lo studio dei cicli vitali,  rappresentati dai cicli planetari, possiamo vedere le fasi più importanti della nostra vita scandite da zone critiche e zone positive. Questo modo di vedere il flusso vitale è molto più chiaro per coloro che sono addentro allo studio dei Bioritmi, ovvero allo studio dei flussi delle energie principali del nostro essere , specialmente nelle tre aree principali ( I tre cervelli di cui parlava Gurdjeff) motoria, emozionale e intellettiva.

I cicli più interessanti , in quanto abbastanza lunghi da essere considerati strutturanti la vita individuale sono i cicli di Giove, Saturno e Urano.
Legati tra loro  in modo vicendevole secondo questo rapporto:
Ciclo di Giove . 12 anni: Ovvero ogni tre anni giove entra in aspetto critico con la sua posizione natale. Il ciclo di giove rappresenta l’atteggiamento di espansione ottimistica nella vita, e di realizzazione sociale.
Ciclo di Saturno. Circa 29 anni e mezzo: ogni sette anni Saturno è in quadratura o opposizione rispetto alla sua posizione natale. Il ciclo si Saturno ha a che fare con la strutturazione dell’io e le prove karmiche nella vita.
Urano ha un ciclo di 84 anni considerabile come quattro fasi di 12 anni ciascuno, e rappresenta l’intera esistenza umana con le sue fasi critiche di abbandono delle strutture e attrazione verso la libertà è l’indipendenza.

I successivi due pianeti transaturniani, ovvero Nettuno e Plutone offrono solo in parte un’esperienze nella vita dell’individuo, in quanto che i loro cicli sono così lunghi che nel corso della propria vita una persona può sperimentare solo il passaggio di questi due pianeti in una parte ristretta del suo cerchio zodiacale.
I pianeti lenti sostano molto tempo in un segno e nella casa retta da questo, ciò implica che l’esperienza che essi rappresentano si instaura nella vita della persona per un  tempo sufficiente a integrarla nel proprio essere. Ad esempio Saturno sosta in un segno zodiacale per ben due anni e mezzo, e data la sua natura restrittiva e coercitiva in questo arco di tempo l’individuo impara a regolare e a strutturare il suo io in relazione al pianeta e alla zona indicata nella sua carta natale.

Attualmente (siamo al giugno 2012) per esempio Saturno si trova a circa 23 gradi in Bilancia: questo implica un periodo veramente fondamentale per le persone della Bilancia o per chi ha forti valori verginei ( come l’ascendente o pianeti importanti nel segno) in quanto che Saturno si aspetta con il loro sole in una congiunzione. Tutte le congiunzioni ai pianeti personali rappresentano l’inizio di un nuovo ciclo vitale e la fine di quello precedente. Quindi i nativi della Bilancia stanno subendo la fine di un ciclo in cui c’è stato in qualche modo una definizione strutturale del loro sé. Saturno era entrato nel segno a Novembre del 2009 ed allora era iniziato il profondo e spesso pesante periodo di “revisione e chiusura” per moltissime Bilancia .
Purtroppo la percezione della congiunzione è soprattutto quella della fine di un  parte importante della propria vita. Il sentire l’inizio di una nuova fase avverrà più tardi, tra qualche anno, quando i nuovi valori e le nuove strutture saranno definite.

Diversa è la posizione dei nativi del segno dell’Ariete( che si oppone al segno della Bilancia). Qui Saturno si trova non congiunto, ma opposto al Sole. Ciò implica che le persone dell’ Ariete sono in piena fase critica di un ciclo cominciato ben quattordici anni prima ( Ovvero quando Saturno si congiungeva al loro Sole). Un’opposizione è sempre duplice: infatti il progetto del sé cominciato quattordici anni fa, viene perfettamente messo a fuoco e  così  gli errori di valutazione o le scelte corrette producono i loro risultati . Questo è infatti un momento in cui l’individuo raccoglie i suoi successi personali o vede la fragilità e la precarietà del suo obbiettivo.
Da Ottobre 2012 Saturno si sposterà nel segno dello Scorpione per rimanervi altri due anni e mezzo circa.

I cicli planetari con il loro scorrere e interaspettare le posizione planetarie della carta natale rappresentano in definitiva lo svolgere delle dinamiche umane e quel muoversi verso il destino che è proprio della vita. Tutti, indistintamente, dobbiamo passare attraverso questi cicli, con fasi alte e fasi basse, cercando di imparare il più possibile da ogni esperienza che ci viene proposta dalla vita, in modo tale che, al prossimo ciclo, avremo una consapevolezza maggiore , ossia ci saremo un poco evoluti. Questo porterà le manifestazioni del nostro imparare a manifestarsi su piani differenti, in concomitanza con il nostro livello d’essere.

L’astrologia, come studio del proprio essere, immerso nelle costanti fluttuazioni dei cicli, è realmente un grande aiuto alla comprensione e alla visione della realtà come un tutto dinamico.

Cinzia Lippolis- Associazione Anahata/ Yoga BPE
http://www.la-piramide.net/

sabato 16 giugno 2012

ARTICOLO: Un Tuffo nel Mondo delle Meraviglie



... sulla “PERCEZIONE”

Esistono squilibri energetici, cure energetiche, rimedi energetici, massaggi energetici. Molto ruota intorno alla parola “ENERGIA”.
Noi NATUROPATI lavoriamo con l’energia. Dove è poca, ne portiamo di più. Dove è troppa, cerchiamo di toglierne.
Curiamo squilibri energetici, adoperando cure energetiche.

Però, se Ti chiedo: l’Energia cos’è ?
Cosa mi rispondi?
Si può “spiegare” l’irrazionale con la ragione?
Oppure è possibile solo “percepirlo”!?

Esistono due mondi: il mondo della RAGIONE e il mondo della PERCEZIONE.

Il mondo della RAGIONE è il regno del nostro IO.
Qui ci troviamo in un eterno dialogo interiore per valutare, spiegare, analizzare, inquadrare, prevenire e accomodare tutto ciò che ci circonda.
Dalla nascita costruiamo gradualmente questo mondo. Esso rappresenta la nostra strategia di sopravvivenza. Sede, dimora e culla del nostro IO.

Dentro–fuori di noi c’è un altro mondo, quello della PERCEZIONE.
E per percepire, cogliere il SE’, dobbiamo per un attimo interrompere il dialogo, il “rumore” interno. È una specie di abbandono che al nostro IO sembra talvolta non piacere per niente, perché gli paventa la morte.

L’ ENERGIA può essere solo “percepita”.  La RAGIONE non può concepirla, essa rimane in tal senso un mezzo zoppicante.
Il percorso nel mondo della PERCEZIONE e un’avventura, che ci porta alla scoperta di spazi nuovi, nuovi suoni, mondi sconosciuti e altre insperate meraviglie.
Attraverso la RESPIRAZIONE CONSAPEVOLE, lo YOGA, il QI GONG, il TAI CHI, lo ZEN ed altre Tecniche di MEDITAZIONE impariamo ad  interrompere il rumore del dialogo dell’ IO-razionale per esser pronti ad immergerci nell’Oceano della PERCEZIONE del SE’.
La frase “Lasciarsi andare”, ha ora acquisito per me un senso sublime.

Esprimendo ciò non può che tornarmi in mente e nel cuore la mia frequenza del Corso dell’Istituto I.M.E. e Giuseppe Imbriani, un’abile guida su questo percorso.
Quante volte abbiamo sentito dalla sua bocca: ”Lasciatevi andare”... . Proprio quando più mi occorre, la sua voce mi risuona ancora dentro come una piacevole assonanza di note.

Cari Amici e Colleghi, questo mio piccolo intervento vi sia di Saluto e, insieme all’invito di non trascurare quest’aspetto essenziale del nostro lavoro e della nostra vita, Vi auguro di cuore tanti e tanti ben riusciti “Tuffi nel Mondo delle Meraviglie”.

MJRIAM ROHRING 

venerdì 15 giugno 2012

RACCOLTA: I rimedi di un tempo per star bene oggi



Da oggi sul sito www.rinascere.net potrai trovare i rimedi naturali che i nostri nonni utilizzavano per curare i malanni invernali e non solo. Potrai così iniziare o continuare a prenderti cura di te senza ricorrere ai farmaci che, come ben sappiamo, hanno effetti collaterali a volte molto dannosi. Oltretutto, essendo prodotti reperibili in casa, oltre a farti del bene potrai fare anche economia. Clicca qui per vederli:
http://www.rinascere.net/index.php?option=com_content&view=category&id=1&Itemid=16

venerdì 1 giugno 2012

ARTICOLO: Più denominazioni per un’unica Arte Naturopatica


Nella propria evoluzione storica e geografica la NATUROPATIA ha acquisito denominazioni, relative all'ambito culturale che la ha differenziata; vediamo le più comuni.
Etnomedicina
La medicina dei popoli antichi, ancora presente nelle popolazioni che vivono in uno stato naturale, come in alcuni luoghi dell'Africa, America latina, India, Australia, ecc., nella quale sono presenti sia elementi spirituali ed energeticiquali sciamanesimo, danze estatiche, l'ausilio degli elementi della natura: acqua, fuoco, terra, aria; l'uso di erbe o funghi; con l'intento ultimo di allontanare lo spirito malvagio dallo spirito sensibile e cagionevole dell'ammalato.
Medicina popolare
È ciò che rimane in grembo popolare moderno delle credenze e conoscenze etnomediche antiche, già sperimentate ed ulteriormente evolute in un passato più recente.
Essa trova ancora adesso la sua applicazione, anche se più scevra di approccio energetico e quasi esclusivamente improntata sull'uso casalingo di erbe, frutti e verdure, preparate in infusi o decotti destinati all'assunzione o ad impacchi e cataplasmi esterni.
Nel suo ambito troviamo inoltre la coppettazione ovvero l'uso di bicchieri-ventose posizionate sulle miogelosi (indurimenti pseudo cartilaginei di tendini e fasce), sui punti di riflesso, sui punti massimi di tensione muscolare, oppure a leva nei pressi di una articolazione.
Nelle conoscenze della Medicina popolare rientra ancora l'aggiusta ossa, in genere la vecchietta esperta di manipolazione articolare, in grado di risolvere egregiamente sublussazioni e slogature alle quali di solito fa seguire una così detta stompatadi albume d'uovo e zucchero per irrigidire delle bende e con esse fissare, quando serve, l'articolazione trattata.
L'approccio energetico e spirituale, seppur raro, è comunque ancora vivo nella medicina popolare; come ad esempio nell'ambito di un rito di preghiera cristiana, straordinariamente efficace per eliminare i parassiti dall'intestino.
Medicina Naturale -Medicina Empirica -NATUROPATIA
Si intende quella serie di metodiche che, tramandate dalla storia, hanno avuto un riscontro empirico nella loro applicazione da parte delle figure e delle associazioni professionali riconosciute nei vari paesi d'Europa e del Mondo.
Il valore della tradizione, oggi oramai finalmente riscoperto, nell'ambito Sociale e Culturale, nelle Arti e nei Mestieri, così come nella Cucina e nell'Alimentazione, sostenuto dalla maturazione di pensiero che le soluzioni al degrado ambientale si ottengano soltanto attraverso la riconversione ecologica generale, anima il cittadino del mondo a ricercare la salute nelle ricette antiche e nel metodo antico, meno tecnicista, di curare il proprio benessere.
Il NATUROPATA ne ha sempre promosso la tutela e l'uso; egli offre ancora tali metodiche su un piatto d'argento, a chi desidera applicarle o a coloro i quali vogliano usufruirne.
La storia, se non la società odierna, a tali ardui pionieri dell'ultimo secolo riconoscerà il merito di aver ordinato conoscenze antiche in ben codificate metodiche adesso a disposizione della collettività e consone alle odierne esigenze, con la dovuta attenzione di non limitarle nella loro essenza; nonostante perennemente osteggiati e derisi dalla medicina ufficiale.
Appartengono a questa categoria:
- L'Omeopatia e le branche da essa evolute come l'Omeotossicologia, i Sali Schüßler; in grado di cogliere nel microscopico l'informazione della malattia e della sua regressione.
- L'Agopuntura e la Medicina Tradizionale Cinese; la Medicina Ayurvedica, la Medicina Alchemica, e la Medicina Antroposofica, che rappresentano ognuna un microcosmo completo assestante di comprensione profonda dell'essenza dell'Uomo e dell'essenza dell'Universo.
- La Chiropratica, l'Osteopatia e la Terapia Cranio Sacrale, che rappresentano la proficua comprensione e manipolazione della struttura, rispettivamente articolare, viscerale e di schock conflittuale, altrimenti consolidate in chiusure o disfunzioni.
- La Riflessologia PlantarePalmareAuricolare e Segmentale, per un efficace stimolo delle funzioni fisiologiche di sistemi, organi e apparati organici.
- L'Iridologia, la Psicofisiognomica e la Kinesiologia Applicata per un'indagine che va al di là dell'analisi clinica, in grado di decifrare rispettivamente: costituzione e terreno, blocchi emozionali "organicati", squilibri di forze e tolleranze.
- L'Agopressura, la Digitopressione, la Coppettazione atte a stimolare funzioni e flussi sia localmente che di riflesso nel sistema, nonché a sollecitare l'eliminazione di tensioni e scorie.
- La Fitoterapia, la Floriterapia e la Spagirica per il ripristino delle normali funzioni dell'organismo agendo rispettivamente sul soma, sull'emozione e sulla completezza dell'essere di spirito, anima e corpo.
- Le varie Tecniche di MassaggioRistrutturanteOrganicoAyurvedicoTailandeseEnergeticoLinfodrenante, in grado di sciogliere ogni tensione, di sollecitare ogni flusso, di equilibrare ogni funzione, dal suo carattere più grezzo a quello più energetico.
- L'Alimentazione Naturale, la Nutriterapia e la Macrobiotica che educano a seguire uno stile di vita più consapevole delle virtù del nutrimento, insegnando ad esaltarne la qualità a vantaggio del proprio organismo e ad usarla per prevenire o per curare patologie e carenze.
- Le Arti Meditative, la Riflessoterapia della Metamorfosi, l'Auraterapia, capaci di sensibilizzare e di elevare alla consapevolezza di sé, un ego dormiente ed inabissato nella profondità della malattia.
- E altre ancora da aggiungere a quelle elencate, non meno importanti per stimolare o equilibrare il sistema biologico, qualiGemmoterapiaAromaterapiaOligoterapia; oppure ad aprire nuovi orizzonti e più ampi paesaggi psicoemozionali ed energetici altrimenti velati, quali MusicoterapicaCromoterapiaIppoterapia, ecc., ecc. , ecc. 
Medicina alternativa
È stata così chiamata la medicina naturale e popolare, qualora la si volesse contrapporre alla medicina allopatica, nel caso la si volesse invece accostare a quest'ultima essa è chiamata Medicina o Metodica complementare.
Medicina non convenzionale
È l'ultimo termine coniato dalla Medicina ufficiale o da chi vuole legiferare in materia, per individuare metodiche di patrimonio naturopatico, da riconoscere scientificamente o parascientificamente, anche a costo di impoverirle nel loro significato olistico, per decantarle come "nuove" e per renderle dominio esclusivo della professione medica.
Medicina Olistica
È la denominazione che più definisce la visione globale sia di una singola metodica che delle varie medicine naturopatiche.
È la medicina che ha dell'uomo una visione unitaria, che vede in esso un'unità individuale, indivisibilmente inserita nell'unitotalità dell'Universo e colloca nel suo equilibrio centrale il presupposto per qualsiasi equilibrio periferico.
Per cui quello di Medicina Olistica è uno dei sinonimi più consoni per definire sia l'approccio naturopatico, che quello delle grandi culture globali quali la Medicina Tradizionale Cinese, la Medicina Ayurvedica, la Medicina Antroposofica, la Medicina Alchemica europea e mediorientale.
Tutto questo è NATUROPATIA, non come disforme molteplicità di nozioni e tantomeno come pretesa di egemonia del settore della salute al naturale, bensì quale unico filo conduttore di analisi e di sintesi fra la storia, le culture e i loro metodi empirici di intervento sulla salute; risolutori, ma comunque "poco convenzionali" per le medicine ufficiali di ogni tempo e luogo; oppure invece denigrate e derise con sufficienza, almeno negli ultimi due secoli, dalla medicina ufficiale occidentale, europea ed italiana.
Ovviamente nella molteplicità delle metodiche, ogni NATUROPATA ne sceglierà alcune per approfondirne la competenza a seconda della propria propensione, sempre e comunque all'insegna della multilateralità che contraddistingue la professione.
Per cui possiamo definire la NATUROPATIA:
l'insieme delle metodiche e discipline naturali del benessere, nella loro evoluzione storica e geografica, atte a sollecitare le risorse individuali per il mantenimento e il ripristino dell'equilibrio bioenergetico, organico–funzionale, relazionale e spirituale della persona, con l'intento di migliorarne la qualità della vita.
Nel motto di Paracelso "Natura sanat, Medicus Curat", far Medicina Naturopatica significa curare in maniera naturale, la natura del nostro organismo. Questo comporta perciò per il "Medicus", o NATUROPATA che sia, la conoscenza degli eventi naturali nel nostro ambiente e nella natura a noi intrinseca, per poter agire secondo le reali esigenze.
La NATUROPATIA è la Medicina di secolari ricerche, Medicina di sempre, di esperienze e percezioni della natura umana.
Anche l'odierna medicina scolastica è nata dalle stesse radici.
Mentre la medicina accademica si è progressivamente adattata alla razionalizzazione del mondo tecnologico divenendo una medicina tecnica, apparatistica e con la propria metodica scientifico-analitica ha ritenuto opportuno considerare più i singoli organi che l'unità corpo-intelletto-emozione, ovvero corpo-spirito-anima, allontanandosi così inesorabilmente dall'esigenza del soggetto malato di essere valutato nella sua complessità; per la Medicina Naturopatica l'Unità dell'essere è rimasto elemento centrale di valutazione e di azione.
La medicina scolastica deve oggi riconoscere che il più delle volte reprimere il sintomo, o combattere la malattia porta solo alla complicazione, all'esasperazione del processo patologico in corso, nonché alla sua graduale cronicizzazione.
A tal proposito desidero esporre il seguente caso, uno dei primi nella mia vita professionale.
Un cliente venne nel mio studio dichiarando di soffrire di attacchi d'asma e tendenza ad allergie.
Ricevendo un rimedio omeopatico idoneo alla costituzione e allo stato di squilibrio, dopo un periodo di circa sei settimane, il cliente mi informa che da circa una settimana non sono più ritornati gli attacchi asmatici, l'affanno è pure diminuito di molto, ma in compenso da due giorni è comparsa un'irritazione cutanea con pustoline sparse largamente sotto le ascelle e nell'inguine, maledettamente pruriginosa, del tutto simile ad un eczema avuto circa un anno prima la comparsa dei sintomi asmatici.
Allora, fu velocemente "curato" dal medico di famiglia con una pomata al cortisone.
Che cosa è successo ?
La manifestazione patologica "eczema", o più precisamente l'azione organica autocurante - eczema, resasi concreta nel sintomo di eruzione cutanea, è stata impedita nel suo tentativo di sfogo dal "coperchio" cortisone, il quale ha indotto lo squilibrio a inoltrarsi nel profondo, così che il sintomo è passato dall'organo pelle all'organo mucosa.
Per forza di cose l'azione naturale, percorrendo all'indietro lo sviluppo patologico, ha richiamato in superficie l'eczema prima soppresso.
In questo caso il cliente si può rallegrare, in quanto ora non occorre far altro che attivare nell'organismo i meccanismi di depurazione per curare in maniera naturale l'eczema, alche lo stato di salute iniziale sia ristabilito. Probabilmente trattando dall'inizio in modo adeguato lo stato metabolico che ha prodotto l'eczema, si sarebbero potute risparmiare pene e spese superflue.
Tale vicenda, invero abbastanza tipica nell'azione salutista naturopatica, risponde in pieno alle sue leggi.
La "legge di HERING" di regressione patologica, applicata in Omeotossicologia, afferma infatti che ogni cura può considerarsi tale se il suo sviluppo avviene "da dentro a fuori, da sopra a sotto e nella direzione opposta dell'evoluzione patologica".
                                                                                                                                                       Continua ......
Tratto dal Libro "NATUROPATIA Scienza e trascendenza" di giuseppeImbriani