Nella propria evoluzione storica e geografica la NATUROPATIA ha acquisito denominazioni, relative all'ambito culturale che la ha differenziata; vediamo le più comuni.
Etnomedicina
La medicina dei popoli antichi, ancora presente nelle popolazioni che vivono in uno stato naturale, come in alcuni luoghi dell'Africa, America latina, India, Australia, ecc., nella quale sono presenti sia elementi spirituali ed energeticiquali sciamanesimo, danze estatiche, l'ausilio degli elementi della natura: acqua, fuoco, terra, aria; l'uso di erbe o funghi; con l'intento ultimo di allontanare lo spirito malvagio dallo spirito sensibile e cagionevole dell'ammalato.
Medicina popolare
È ciò che rimane in grembo popolare moderno delle credenze e conoscenze etnomediche antiche, già sperimentate ed ulteriormente evolute in un passato più recente.
Essa trova ancora adesso la sua applicazione, anche se più scevra di approccio energetico e quasi esclusivamente improntata sull'uso casalingo di erbe, frutti e verdure, preparate in infusi o decotti destinati all'assunzione o ad impacchi e cataplasmi esterni.
Nel suo ambito troviamo inoltre la coppettazione ovvero l'uso di bicchieri-ventose posizionate sulle miogelosi (indurimenti pseudo cartilaginei di tendini e fasce), sui punti di riflesso, sui punti massimi di tensione muscolare, oppure a leva nei pressi di una articolazione.
Nelle conoscenze della Medicina popolare rientra ancora l'aggiusta ossa, in genere la vecchietta esperta di manipolazione articolare, in grado di risolvere egregiamente sublussazioni e slogature alle quali di solito fa seguire una così detta stompatadi albume d'uovo e zucchero per irrigidire delle bende e con esse fissare, quando serve, l'articolazione trattata.
L'approccio energetico e spirituale, seppur raro, è comunque ancora vivo nella medicina popolare; come ad esempio nell'ambito di un rito di preghiera cristiana, straordinariamente efficace per eliminare i parassiti dall'intestino.
Medicina Naturale -Medicina Empirica -NATUROPATIA
Si intende quella serie di metodiche che, tramandate dalla storia, hanno avuto un riscontro empirico nella loro applicazione da parte delle figure e delle associazioni professionali riconosciute nei vari paesi d'Europa e del Mondo.
Il valore della tradizione, oggi oramai finalmente riscoperto, nell'ambito Sociale e Culturale, nelle Arti e nei Mestieri, così come nella Cucina e nell'Alimentazione, sostenuto dalla maturazione di pensiero che le soluzioni al degrado ambientale si ottengano soltanto attraverso la riconversione ecologica generale, anima il cittadino del mondo a ricercare la salute nelle ricette antiche e nel metodo antico, meno tecnicista, di curare il proprio benessere.
Il NATUROPATA ne ha sempre promosso la tutela e l'uso; egli offre ancora tali metodiche su un piatto d'argento, a chi desidera applicarle o a coloro i quali vogliano usufruirne.
La storia, se non la società odierna, a tali ardui pionieri dell'ultimo secolo riconoscerà il merito di aver ordinato conoscenze antiche in ben codificate metodiche adesso a disposizione della collettività e consone alle odierne esigenze, con la dovuta attenzione di non limitarle nella loro essenza; nonostante perennemente osteggiati e derisi dalla medicina ufficiale.
Appartengono a questa categoria:
- L'Omeopatia e le branche da essa evolute come l'Omeotossicologia, i Sali Schüßler; in grado di cogliere nel microscopico l'informazione della malattia e della sua regressione.
- L'Agopuntura e la Medicina Tradizionale Cinese; la Medicina Ayurvedica, la Medicina Alchemica, e la Medicina Antroposofica, che rappresentano ognuna un microcosmo completo assestante di comprensione profonda dell'essenza dell'Uomo e dell'essenza dell'Universo.
- La Chiropratica, l'Osteopatia e la Terapia Cranio Sacrale, che rappresentano la proficua comprensione e manipolazione della struttura, rispettivamente articolare, viscerale e di schock conflittuale, altrimenti consolidate in chiusure o disfunzioni.
- La Riflessologia Plantare, Palmare, Auricolare e Segmentale, per un efficace stimolo delle funzioni fisiologiche di sistemi, organi e apparati organici.
- L'Iridologia, la Psicofisiognomica e la Kinesiologia Applicata per un'indagine che va al di là dell'analisi clinica, in grado di decifrare rispettivamente: costituzione e terreno, blocchi emozionali "organicati", squilibri di forze e tolleranze.
- L'Agopressura, la Digitopressione, la Coppettazione atte a stimolare funzioni e flussi sia localmente che di riflesso nel sistema, nonché a sollecitare l'eliminazione di tensioni e scorie.
- La Fitoterapia, la Floriterapia e la Spagirica per il ripristino delle normali funzioni dell'organismo agendo rispettivamente sul soma, sull'emozione e sulla completezza dell'essere di spirito, anima e corpo.
- Le varie Tecniche di Massaggio: Ristrutturante, Organico, Ayurvedico, Tailandese, Energetico, Linfodrenante, in grado di sciogliere ogni tensione, di sollecitare ogni flusso, di equilibrare ogni funzione, dal suo carattere più grezzo a quello più energetico.
- L'Alimentazione Naturale, la Nutriterapia e la Macrobiotica che educano a seguire uno stile di vita più consapevole delle virtù del nutrimento, insegnando ad esaltarne la qualità a vantaggio del proprio organismo e ad usarla per prevenire o per curare patologie e carenze.
- Le Arti Meditative, la Riflessoterapia della Metamorfosi, l'Auraterapia, capaci di sensibilizzare e di elevare alla consapevolezza di sé, un ego dormiente ed inabissato nella profondità della malattia.
- E altre ancora da aggiungere a quelle elencate, non meno importanti per stimolare o equilibrare il sistema biologico, qualiGemmoterapia, Aromaterapia, Oligoterapia; oppure ad aprire nuovi orizzonti e più ampi paesaggi psicoemozionali ed energetici altrimenti velati, quali Musicoterapica, Cromoterapia, Ippoterapia, ecc., ecc. , ecc.
Medicina alternativa
È stata così chiamata la medicina naturale e popolare, qualora la si volesse contrapporre alla medicina allopatica, nel caso la si volesse invece accostare a quest'ultima essa è chiamata Medicina o Metodica complementare.
Medicina non convenzionale
È l'ultimo termine coniato dalla Medicina ufficiale o da chi vuole legiferare in materia, per individuare metodiche di patrimonio naturopatico, da riconoscere scientificamente o parascientificamente, anche a costo di impoverirle nel loro significato olistico, per decantarle come "nuove" e per renderle dominio esclusivo della professione medica.
Medicina Olistica
È la denominazione che più definisce la visione globale sia di una singola metodica che delle varie medicine naturopatiche.
È la medicina che ha dell'uomo una visione unitaria, che vede in esso un'unità individuale, indivisibilmente inserita nell'unitotalità dell'Universo e colloca nel suo equilibrio centrale il presupposto per qualsiasi equilibrio periferico.
Per cui quello di Medicina Olistica è uno dei sinonimi più consoni per definire sia l'approccio naturopatico, che quello delle grandi culture globali quali la Medicina Tradizionale Cinese, la Medicina Ayurvedica, la Medicina Antroposofica, la Medicina Alchemica europea e mediorientale.
Tutto questo è NATUROPATIA, non come disforme molteplicità di nozioni e tantomeno come pretesa di egemonia del settore della salute al naturale, bensì quale unico filo conduttore di analisi e di sintesi fra la storia, le culture e i loro metodi empirici di intervento sulla salute; risolutori, ma comunque "poco convenzionali" per le medicine ufficiali di ogni tempo e luogo; oppure invece denigrate e derise con sufficienza, almeno negli ultimi due secoli, dalla medicina ufficiale occidentale, europea ed italiana.
Ovviamente nella molteplicità delle metodiche, ogni NATUROPATA ne sceglierà alcune per approfondirne la competenza a seconda della propria propensione, sempre e comunque all'insegna della multilateralità che contraddistingue la professione.
Per cui possiamo definire la NATUROPATIA:
l'insieme delle metodiche e discipline naturali del benessere, nella loro evoluzione storica e geografica, atte a sollecitare le risorse individuali per il mantenimento e il ripristino dell'equilibrio bioenergetico, organico–funzionale, relazionale e spirituale della persona, con l'intento di migliorarne la qualità della vita.
Nel motto di Paracelso "Natura sanat, Medicus Curat", far Medicina Naturopatica significa curare in maniera naturale, la natura del nostro organismo. Questo comporta perciò per il "Medicus", o NATUROPATA che sia, la conoscenza degli eventi naturali nel nostro ambiente e nella natura a noi intrinseca, per poter agire secondo le reali esigenze.
La NATUROPATIA è la Medicina di secolari ricerche, Medicina di sempre, di esperienze e percezioni della natura umana.
Anche l'odierna medicina scolastica è nata dalle stesse radici.
Mentre la medicina accademica si è progressivamente adattata alla razionalizzazione del mondo tecnologico divenendo una medicina tecnica, apparatistica e con la propria metodica scientifico-analitica ha ritenuto opportuno considerare più i singoli organi che l'unità corpo-intelletto-emozione, ovvero corpo-spirito-anima, allontanandosi così inesorabilmente dall'esigenza del soggetto malato di essere valutato nella sua complessità; per la Medicina Naturopatica l'Unità dell'essere è rimasto elemento centrale di valutazione e di azione.
La medicina scolastica deve oggi riconoscere che il più delle volte reprimere il sintomo, o combattere la malattia porta solo alla complicazione, all'esasperazione del processo patologico in corso, nonché alla sua graduale cronicizzazione.
A tal proposito desidero esporre il seguente caso, uno dei primi nella mia vita professionale.
Un cliente venne nel mio studio dichiarando di soffrire di attacchi d'asma e tendenza ad allergie.
Ricevendo un rimedio omeopatico idoneo alla costituzione e allo stato di squilibrio, dopo un periodo di circa sei settimane, il cliente mi informa che da circa una settimana non sono più ritornati gli attacchi asmatici, l'affanno è pure diminuito di molto, ma in compenso da due giorni è comparsa un'irritazione cutanea con pustoline sparse largamente sotto le ascelle e nell'inguine, maledettamente pruriginosa, del tutto simile ad un eczema avuto circa un anno prima la comparsa dei sintomi asmatici.
Allora, fu velocemente "curato" dal medico di famiglia con una pomata al cortisone.
Che cosa è successo ?
La manifestazione patologica "eczema", o più precisamente l'azione organica autocurante - eczema, resasi concreta nel sintomo di eruzione cutanea, è stata impedita nel suo tentativo di sfogo dal "coperchio" cortisone, il quale ha indotto lo squilibrio a inoltrarsi nel profondo, così che il sintomo è passato dall'organo pelle all'organo mucosa.
Per forza di cose l'azione naturale, percorrendo all'indietro lo sviluppo patologico, ha richiamato in superficie l'eczema prima soppresso.
In questo caso il cliente si può rallegrare, in quanto ora non occorre far altro che attivare nell'organismo i meccanismi di depurazione per curare in maniera naturale l'eczema, alche lo stato di salute iniziale sia ristabilito. Probabilmente trattando dall'inizio in modo adeguato lo stato metabolico che ha prodotto l'eczema, si sarebbero potute risparmiare pene e spese superflue.
Tale vicenda, invero abbastanza tipica nell'azione salutista naturopatica, risponde in pieno alle sue leggi.
La "legge di HERING" di regressione patologica, applicata in Omeotossicologia, afferma infatti che ogni cura può considerarsi tale se il suo sviluppo avviene "da dentro a fuori, da sopra a sotto e nella direzione opposta dell'evoluzione patologica".
Continua ......
Tratto dal Libro "NATUROPATIA Scienza e trascendenza" di giuseppeImbriani