mercoledì 6 maggio 2015

Il SOLE e la COSCIENZA UMANA Dr. Dieter Broers


Il Dr. Dieter Broers ha condotto le sue ricerche fino nel 1992 alle università di Berlino come biofisico nei campi delle frequenze e delle terapie regolatrici.
I suoi lavori sono stati all’origine di brevetti internazionali. Attualmente, continua le sue investigazioni ad Atene.
Dal 1997 è Direttore della biofisica presso il Concilio Internazionale per lo Sviluppo Scientifico (ICSD), e membro del Comitato del Centro Internazionale per la ricerca.

Il suo film documentario “(R)Evolution 2012?” è  nei cinema da febbraio 2009.

Lo scienziato ha scoperto come le eruzioni solari possono influenzare il Sistema Nervoso Centrale, tutte le attività del cervello, insieme al comportamento umano e tutte le risposte psico-fisiologiche (mentale-emotivo-fisico).               
Le tesi del biofisico Dr Dieter Broers sembrano togliere il fiato.


Mette il nostro sentire e il nostro agire in relazione con l’attività solare – e predice per l’umanità un salto quantico elementare della coscienza.

Da tre decenni Dieter Broers si occupa in particolare delle onde elettromagnetiche. E ha fatto delle scoperte che hanno segnato l’epoca. Ha spiegato in esclusiva per ”HÖRZU”(media Tedesco) il rapporto tra l’irradiazione del sole ed il nostro avvenire.

Ecco l’intervista del Dr Dieter Broers svoltasi il 1 gennaio 2009.

>HÖRZU: Signore Broers, mettete il sole in relazione con la nostra psiche.
Ciò sembra a primo impatto curioso. Vuole spiegarci questa relazione?

DIETER BROERS: Ognuno conosce la vitalità che il sole può provocare. Ognuno conosce il ciclo delle stagioni. Si sa che gli stati depressivi invernali sono in relazione col sole, la mancanza di luce. Altri cicli naturali esistono oltre a quelli annuali e il sole attraversa processi diversi.
Invia delle cariche di elettroni e di protoni che modificano il campo magnetico della terra. In questo dominio, è riconosciuto che l’influenza sui sistemi biologici è significativa.

>Detto diversamente?
Esistono delle relazioni accertate tra l’intensità e le variazioni del campo magnetico terrestre e gli stati di umore e di coscienza dell’uomo. Alcuni studi hanno stabilito chiaramente dei legami tra certe irregolarità magnetiche ed il numero di entrate in cliniche psichiatriche, di incidenti stradali o di suicidi.
Degli scienziati della NASA tra cui il professore Franz Halberg, sono riusciti a stabilire il legame diretto tra la comparsa di infarti e le modifiche magnetiche sulla terra, generate dal sole. Si può partire dall’idea che gran parte delle nostre ”malattie di civilizzazione” provengono dalle irregolarità del campo magnetico.

>Spero che esistano anche degli esempi positivi.
Oh sì. Queste stesse modifiche del campo magnetico hanno portato, anche in modo provato, a far sorgere delle idee geniali dall’ispirazione. Le date di creazione delle grandi sinfonie, di grandi opere poetiche e di invenzioni straordinarie sono chiaramente in relazione con esse.

>Tutto ciò in relazione con i campi magnetici modificati?
Vi porto un esempio dimostrandovi come i campi magnetici c’influenzano.
Negli anni 60, la NASA ha incaricato l’Istituto della Psicologia del Comportamento Max-Planck ad Andechs per una richiesta molto particolare.
Si trattava di conoscere il comportamento dell’uomo quando non è sottoposto a campi elettromagnetici e magnetici naturali. Una serie di sperimentazioni sono state condotte durante diversi anni: in un bunker, delle persone in buona salute sono state escluse dall’influenza del campo magnetico terrestre così come dalle frequenze di risonanza della terra.
Tutte queste ”cavie” dovevano vivere in questo bunker per una durata di libera scelta. Potevano scegliere il ritmo di sonno, portarsi da leggere, ma una cosa non era loro possibile: un qualsiasi contatto col mondo esterno per toglier loro ogni possibilità obiettiva di valutare il tempo trascorso.
Ne è risultato una constatazione appassionante: direttamente all’uscita dalla loro dimora li si interrogava sul loro apprezzamento della durata del soggiorno.
Tutti erano convinti di esserci stati solo pochi giorni. Tuttavia la durata reale era significativamente più lunga. Per esempio, uno dei volontari ha motivato la voluta sospensione dell’esperienza per la necessità di assistere al matrimonio di suo fratello, previsto l’indomani.
Questa ”cavia” era convinta di aver trascorso 3 giorni al massimo nel bunker mentre in realtà si trattava di 9 giorni.
>Questo produce una diluizione del tempo?
Esattamente. La griglia del sonno si modifica in modo sorprendente. Si è potuto osservare delle disfunzioni del ciclo mestruale nelle donne, delle modifiche della temperatura del corpo così come uno stress psichico dei volontari. Ciò significa che, in noi, tutto ubbidisce ad un orologio esterno che sembra sincronizzare le vibrazioni proprie del corpo.
Il nostro corpo adatta numerosi tassi vibratori che sono specifici al cuore, al cervello, all’occhio o alle nostre cellule.
Sembra che questi ritmi propri del nostro corpo siano calibrati da campi naturali che la terra mette a nostra disposizione. Sono sincronizzati come tutti gli orologi delle stazioni da un orologio centrale. Se questi campi naturali non sono presenti o si modificano, reagiamo con una specie di de-sincronizzazione.

>Che cosa ne è stato dei risultati di questa esperienza?
Sono stati utilizzati per la ricerca spaziale della NASA, a vantaggio degli astronauti che sono naturalmente lontani dal campo magnetico della terra quando sono nello spazio. I risultati sono stati pubblicati. Si tratta di una ricerca fondamentale seriamente condotta durante gli anni 60.

>Questi fenomeni hanno anche un’influenza sul collettivo umano? Come per esempio nel caso del muro nel 1989?
Gli autori Adrian Gilbert e Maurice Cotterell chiariscono le relazioni tra l’ascesa e le scomparse di imperi ed i cicli solari corrispondenti. Dai babilonesi fino all’impero romano o all’epoca della cultura Maya.
Mi ricordo molto bene i lavori condotti da un collega che dirigeva la stazione di misure delle variazioni del magnetismo della terra a Potsdam.
Paragonava i risultati di misure complesse del campo magnetico terrestre con gli avvenimenti.
I risultati sembravano incredibili: le osservazioni erano convincenti al punto di poter riconoscere delle mutazioni fondamentali che hanno portato allo scioglimento dell’unione sovietica. Ciò che ha esordito con la glasnost e la perestrojka per conoscere una prima fine con la caduta del muro poteva essere rintracciato all’interno dell’interpretazione dei risultati delle misure.

>Possiamo sondare il futuro con l’astrofisica?
I cicli solari sono familiari all’astrofisica che può fare delle previsioni sull’attività solare futura. Esistono dei numerosi cicli con delle apparizioni diverse. Quando li paragoniamo con le ripercussioni conosciute sulla nostra psiche si dispone di un strumento previsionale molto indicativo. Con ogni probabilità, un’attività solare insolitamente estrema ci aspetta da qui al 2012. Sarà il punto culminante del nostro ciclo solare attuale.

>Ci trasformerà? Sarebbe una fatalità contro la quale non abbiamo difesa.
Dobbiamo usare il condizionale e accettare di essere influenzati dai campi esterni; se possiamo comprendere che i nostri corpi mantengono, loro stessi, le nostre funzioni dall’elettromagnetismo e ammettiamo che dei campi naturali esterni conducano le nostre funzioni vitali, allora faremo prova d’umiltà di fronte al ”piano di vita globale.” Un tale atteggiamento non è una fatalità.

>Che cosa potete dirci sulle trasformazioni che ci aspettano?
Il popolo del Centro-America dei Maya ci ha tramandato a questo proposito l’informazione che questa ”Epoca finale” dei tempi sarebbe condotta da ”una volontà cosmica.” Una sorta di raggio di sincronizzazione sarebbe diretto (proveniente dal centro della nostra via lattea) verso la nostra terra permettendo un riallineamento della nostra umanità.
I Maya sono stati capaci, con l’aiuto delle loro conoscenze astronomiche estremamente avanzate, di datare praticamente tutti gli avvenimenti importanti. I loro calcoli immortalati nel ”Tzolkin”, il calendario Maya, indicano per il 2012 un ultimo processo fondamentale di trasformazione. I Maya l’hanno descritto come ”ascensione nella 5° dimensione.” Osservando il corso della nostra attuale crisi mondiale, che sembra dirigersi verso un finale monumentale, si potrebbe credere alla pertinenza della loro profezia.

>Oltre al campo magnetico terrestre e all’irradiazione elettromagnetica solare, esistono altre sorgenti che c’influenzano?
Sì. Sono dei raggi che siamo capaci di misurare solamente da circa 15 anni.
La NASA parla di avvenimenti sensazionali che sembrano praticamente identici alle informazioni trasmesse dai Maya.
Il raggio di sincronizzazione menzionato dai Maya adesso sembra essere riconosciuto dagli astrofisici. Riportano che dal centro della nostra galassia, un raggio energetico, prima non concepibile, sembra illuminare la terra ”come un faro che viene dal più profondo dello spazio.”
Durante gli anni passati, l’irradiazione si è amplificata di parecchie centinaia di percentuali.
Avendo studiato da circa 30 anni queste tematiche, posso confermare che assistiamo a dei cambiamenti che prima sarebbero stati inconcepibili e che si rivolgono in primo luogo al nostro stato di coscienza.

>Che cosa dice l’astrofisica di questo strano raggio?
È un grande enigma. Torna in scena il calendario Maya. Dice, abbastanza concretamente, ciò che avverrà poco prima del 2012, vale a dire relativamente: molti caos sul nostro pianeta.
Come già rievocato, i Maya prevedevano un nuovo orientamento dell’universo da questo raggio di sincronizzazione.

>Possiamo allora porci la domanda dell’origine del calendario Maya. Diversi migliaia di anni fa, i Maya erano già dei valorosi astronomi tali da essere capaci di concepire questo calendario, oppure l’hanno ricevuto da un’intelligenza extraterrestre come qualcuno presuppone?
È certo che i Maya si sono sempre considerati come viaggiatori nello spazio tempo.
Il tempo così come lo conosciamo è solamente una delle dimensioni tra le dodici della nostra concezione del mondo. Per la fisica quantistica abbiamo dovuto arrenderci all’evidenza che esistono dei tempi lineari in direzioni opposte. Del resto, la natura ce lo dimostra. Le nostre cellule sono capaci d’accedere ad informazioni ante e post tempo.
Ora, trasponiamolo a livello del macrocosmo; non sarebbero stati capaci, i Maya, di viaggiare in diversi stati di coscienza per poter visitare degli spazi di tempi differenti? Non sarebbero stati in grado di andare a cercare questo calendario nel loro futuro per tramandarcelo? Sembrerebbe incredibile ma tali teorie esistono.

>L’archeologia si è sempre accontentata di constatare semplicemente l’esistenza del calendario Maya?
Sì, e la descrizione del calendario è rimasta solo allo stato degli avvenimenti. Ma questi avvenimenti sono talmente sorprendenti che i ricercatori si trovano davanti ad un enigma.
I Maya erano, al contrario, certi di avere vissuto già fino al 2012. Secondo la loro cultura, per loro tutto è già accaduto. Se fosse vero, ci sarebbe data una spiegazione di tutte le profezie del calendario Maya e la loro piena pertinenza.
Esistono tuttavia degli eccellenti veggenti, ma stranamente nessuno è stato capace di andare al di là dell’anno 2012.

>Che cosa intendete con questo?
Parlo della veggenza professionale. In Russia, ci sono dei veggenti professionali, chiamati extra-sensitivi, che sondano il futuro. Mi sono potuto convincere che nessuno di loro ha saputo superare la barriera del 2012. Dunque ci ritroveremmo dal 2012 in un territorio totalmente vergine, ciò che ci permetterebbe per la prima volta di plasmare in tutta libertà il nostro futuro.

>Come si manifesteranno i cambiamenti dal 2012?
Non avremo certamente delle teste più grosse o un corpo diverso. Secondo le mie riflessioni, ci sarà un salto di coscienza, quasi dallo stato di uomo a quello di super-uomo.

>Un salto? Questo non è in contraddizione con la teoria dell’evoluzione?
Assolutamente no, l’evoluzione segue un’intenzione cosmica che non è mai lineare ma si compie per salti. Ogni volta che una soglia d’esperienza è raggiunta, una nuova specie appare.

>Quali valori di soglia?
Il professore Peter Russell che ha studiato la fisica a Cambridge con Stephen Hawking dice quanto segue: “la vita si evolve sempre a partire da semplici verso più complesse forme . Le strutture sono sempre più differenziate e gli elementi sono sempre più interdipendenti nella loro organizzazione. Il punto culminante momentaneo di questa evoluzione in accelerazione trova l’uomo e la civiltà umana.”
Russell ha calcolato che le serie per otto miliardi corrispondono ad una soglia di tali valori. Così, occorrono circa otto miliardi di neuroni per costituire una coscienza.
Il salto di coscienza che ci aspetta sulla terra è in relazione alla massa critica del numero di uomini e, agli otto miliardi, ci arriviamo presto. Questa teoria è presa seriamente in considerazione da molti ricercatori, anche se sembra inverosimile.

>Come percepiamo questo processo?
Considerato sotto l’aspetto patetico, ci si ricorda della nostra eredità cosmica. Ci si dà la possibilità di sfuggire ai nostri modelli congelati, di espandere il nostro sviluppo per abbandonare i modi di fare che hanno distrutto la nostra terra e la nostra società a causa della
nostra cupidigia egoistica.
Si manifesta qualche cosa che potremmo esprimere così: dio ci sta dando una mano. Come se procedesse ad una piccola correzione.

>Che cosa accadrà nelle nostre teste?
La frequenza alfa è il portico tra il nostro inconscio ed i nostri stati di risveglio. La superiamo sempre relativamente in fretta al momento di addormentarci o al risveglio.
L’evento cosmico permette di metterci in questo stato e di rimanerci; questo ci permette, allo stato del risveglio, di vedere delle cose depositate nell’inconscio. Percepiamo i nostri traumi, i nostri ”scheletri nell’armadio”.
Dove ho preso più di ciò che ho dato? O dato più di ciò che ho preso? E, simultaneamente, comprendiamo che ci sono delle correzioni da fare. Attraverso le mie lunghe ricerche scientifiche, posso provare che con queste frequenze, più presenti che mai, sono state realizzate delle guarigioni.

>Guarire delle malattie?
Molti anni fa, la mia squadra ed io siamo riusciti, durante delle ricerche cliniche, a mettere dei pazienti, considerati alla termine di ogni terapia possibile, in uno stato che permetteva loro di conoscere l’origine della loro malattia e generare una guarigione, grazie a dei campi elettromagnetici precisamente definiti. All’evidenza, le cellule malate ”hanno riappreso” a comunicare ed a ritrovare un comportamento ”sociale.”
Delle riprese al microscopio mostravano che le cellule malate si rimettevano in collegamento con quelle sane. Si sono ”risocializzate.”
Questi campi sono molto simili al campo magnetico terrestre attuale, come agisce su noi tutti. L’apparizione di una malattia ha certamente una correlazione con le deviazioni rispetto alla normalità prevista dalla natura.
Visto sotto quest’aspetto, possiamo considerarci come i bambini di Dio che hanno rifiutato la loro eredità.
C’è un lato drammatico, ma in questi momenti percepiamo la nostra parte divina e possiamo accettarla. Quando concepisco di essere una parte di un grande Tutto cosmico, il mio comportamento diventa automaticamente etico e sociale.

>Si può paragonare allora la malattia dell’uomo alla malattia della società?
Sì. Ogni cellula cancerogena ha un comportamento asociale. Preleva più di ciò che restituisce e dimentica che non potrà sopravvivere in questo modo.
Al suo ospite estrae ogni sostanza vitale e simultaneamente a lei stessa.
Lo stato naturale originario è basato su un comportamento sociale. La cellula cancerogena potrà sopravvivere soltanto quando si ricorderà delle sue virtù.

>Gli avvenimenti cosmici del momento ed il salto di coscienza che ne consegue, potranno metterci nella situazione di salvare, malgrado tutto, il mondo?
Fine dello sfruttamento, delle guerre, degli attentati all’ambiente naturale?
Per me si tratta di un atto della ”grazia divina”.
Sono convinto che si produrranno due cose riguardo il nostro cuore e il nostro spirito; si produrrà un’estensione del livello mentale attraverso l’apertura del cuore.
Friedrich Schiller già diceva: “sembrerebbe che da Aristotele in poi non abbiamo più appreso niente di nuovo.
Dall’epoca di Aristotele sappiamo cos’è la democrazia. Comprendiamo la struttura sociale. Ma alla fine siamo rimasti dei barbari.”
Schiller diceva ancora: “il cambiamento avverrà soltanto quando esploreremo il nostro mentale con il cuore”.
A mio avviso, ci troviamo esattamente in questa fase. Da questa conoscenza interiorizzata, influenzeremo i nostri comportamenti che ci offriranno nuovi livelli di indipendenza per fare di noi degli uomini liberi. E quando utilizzeremo la nostra nuova autorità nel contesto previsto dalla natura per creare armonia, smetteremo di segare il ramo sul quale ci siamo seduti.

>Allora ci troviamo precisamente nell’ apocalisse secondo San Giovanni e, nel 2012 ci sarà l’arrivo del salvatore, l’illuminazione, il discernimento?
Potremmo considerare la bibbia come il nostro calendario Maya…
Poco tempo fa, ho discusso precisamente di questo argomento con dei cristiani credenti.
Sebbene fortemente radicati da un’educazione in un contesto teologico rigoroso, sono stati in grado di dibattere a proposito di tali suggestioni e sono stati confrontati persino a forti emozioni: le lacrime scendevano. E questo, dopo essere arrivati alle stesse conclusioni di quelle da voi rievocate.

>Anche voi, oggi avete una lettura differente della bibbia?
Non mi considero come un conoscitore della bibbia. Mi ricordo tuttavia, ancora di certe storie dalla mia istruzione religiosa. Non avevo compreso la parabola del figliol prodigo. Perché tanta ingiustizia da parte del padre dei due figli per punire quello che è rimasto a casa e fare la festa per il ritorno dell’altro? Mi pare più chiaro adesso, ed è ciò che ha provocato le lacrime nel gruppo; questa parabola deve essere trasferita all’insieme dell’umanità.
Questo figlio è ritornato secondo il suo libero arbitro. Non ubbidendo ad un ordine. Al contrario, da una rivelazione e dalle proprie esperienze. Ecco come l’immagino. E posso percepirlo con il cuore. Arricchiti dalle esperienze acquisite da ciascuno di noi, ritorniamo alla convinzione che formiamo un tutto.

>Quali sono le vostre esperienze con le persone definitivamente impermeabili alle vostre tesi?
Alcuni non lo saranno mai, non cercano veramente di comprendere.
Ma ho vissuto un fenomeno sorprendente. Sono numerosi a dire: “non ho compreso molto bene, ma lo percepisco bene.” Ma ce ne sono sempre di più.
Ma voglio insistere particolarmente su una cosa: gli avvenimenti che verranno andranno a liberarci dall’illusione di essere degli esseri sotto tutela. Ci viene di riconoscere ed accettare la nostra divinità naturale.
Nessuno guru, nessuno maestro potrà aiutarci veramente. Siamo solo noi stessi che possiamo arrivare alla certezza che, in quanto individui, facciamo parte di un tutto armonioso.
Le nostre ricerche altrove possono portarci delle esperienze di valore, ma la felicità è dentro di noi.
Se possiamo percepire questo, comprenderemo che fin qui la maggior parte dei nostri desideri non erano altro che di natura compensatoria.  FINE

Testo originale in tedesco dell’intervista 

Traduzione dell’intervista tratta da 

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=N2A4Id7j5vo]