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lunedì 27 ottobre 2014
mercoledì 22 ottobre 2014
sabato 18 ottobre 2014
Spaghetti ai Pesticidi “a norma di legge”
Un test effettuato in Svizzera dimostra la presenza di insetticidi
negli spaghetti più comuni acquistati nei supermercati.
Prodotti contaminati, anche se “a
norma”…
Una notizia che fa scalpore e
che viene da un test effettuato in
Svizzera: alcuni spaghetti, ad esclusione di quelli da agricoltura
biologica, contengono tracce di erbicidi e pesticidi.
A certificare questa amara
verità è un test comparativo effettuato dalla
rivista svizzera di consumatori “Bon à savoir”.
La notizia rimbalzata in tv
attraverso la Radiotelevisione svizzera RTS, ma non ha oltrepassato con
altrettanto clamore la catena alpina.
Il confronto è avvenuto su 15
campioni di spaghetti, di cui 13 prodotti convenzionali e 2 prodotti bio. I
prodotti biologici, di due marche elvetiche, passano il test senza note
negative.
Nessuna traccia di pesticidi in tutti i prodotti biologici.
Nessuna traccia di pesticidi in tutti i prodotti biologici.
Mentre:
su sei confezioni sono state
trovate tracce di pirimifos metile
che viene usato per la conservazione del
grano nei silos, queste confezioni sono:
Prix Garantie, Combino, Reggano, Barilla e La Pasta di Flavio.
In due altri campioni sono
state rinvenute anche tracce di altri disinfestanti
(cipermetrina e terbufos).
Dispiace
dover rilevare che quattro dei prodotti
testati sono di origine italiana, anche se non conosciamo la provenienza
dei grani impiegati. Le marche sono:
Combino, Reggano, Barilla, La Pasta di Flavio.
Ma
anche in De Cecco, Garofalo e nella confezione di spaghetti Barilla integrali.
Bisogna evidenziare che tutte le quantità di residui trovati rimangono al
di sotto dei limiti imposti dalla
legge. Ma si potrebbe disquisire a lungo sulla quantità minima tollerabile di insetticidi assunti per via
alimentare, sui loro effetti sulla
salute, anche in quantità minime, e sulle ripercussioni di carattere biologico e ambientale.
Invitare i consumatori a
"ingerire
pesticidi ed erbicidi a norma di legge”
non sembra molto salutare e
attento
nei confronti dell’essere umano.
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