giovedì 31 maggio 2012

ARTICOLO: La NATUROPATIA, oltre le profane credenze


Ad una analisi superficiale la NATUROPATIA potrebbe sembrare un nostalgico ritorno a questa o quell’altra ricetta del passato per una avversione di ciò che la modernità di sintetico ha prodotto. Ciò si riscontra nella cultura comune.
Niente di più errato !
Per sua natura, la NATUROPATIA è dinamica, non è confinabile né nel tempo né nello spazio. Essa è anzi il tentativo di comprensione e armonizzazione degli equilibri tra l’Uomo e la Natura nella sua evoluzione; tra l’uomo e il suo vissuto, il filo conduttore della sua trasformazione dall’altrove e dal passato nel qui e adesso, il riferimento storico e geografico tra la natura a lui interiore e la natura a lui esterna.

Etimologicamente il termine NATUROPATIA si compone da Natura e Pathos.
- Natura, che deriva dal latino natus participio passato del verbo nascere, è quindi ciò che è nato, ciò che è, ovvero il sistema totale delle cose inanimate e degli esseri viventi: animali e vegetali;
- Pathos, sostantivo greco comunemente tradotto come sofferenza, ha invece anche il significato intrinseco, da un lato dell’essere soggetto a determinati affetti, sentimenti, passioni, dall’altro il significato di contrapposizione al conoscere mediante elementi razionali.
Per cui il termine NATUROPATIA si potrebbe tradurre come “la conoscenza dell’essere attraverso la passione, il sentimento”, ovvero “la percezione dell’essere”, e come tale soggettiva e quindi differente nei luoghi e nel tempo.
È proprio questa la traduzione del termine che piace al NATUROPATA, il quale, ricco della sua visione olistica, non vuole rapportarsi alla sofferenza in quanto tale nella sua qualità estrema, bensì al significato dinamico di trasformazione ed evoluzione che il “pathos” assume nell’impulso tenue, nel piccolo impulso che discosta la vita dal non-movimento di un equilibrio statico e la individua invece nell’armonia dell’equilibrio oscillante.
Il pathos, in tal senso, è l’elemento umano vitale e dinamico che rende possibile la dimensione tempo e spazio come noi la conosciamo.

Per Medicina Naturale -Medicina Empirica -NATUROPATIA
si intende quella serie di metodiche che, tramandate dalla storia, hanno avuto un riscontro empirico nella loro applicazione da parte delle figure e delle associazioni professionali riconosciute nei vari paesi d’Europa e del Mondo.
Il valore della tradizione, oggi oramai finalmente riscoperto, nell’ambito Sociale e Culturale, nelle Arti e nei Mestieri, così come nella Cucina e nell’Alimentazione, sostenuto dalla maturazione di pensiero che le soluzioni al degrado ambientale si ottengano soltanto attraverso la riconversione ecologica generale, anima il cittadino del mondo a ricercare la salute nelle ricette antiche e nel metodo antico, meno tecnicista, di curare il proprio benessere.

Il NATUROPATA ne ha sempre promosso la tutela e l’uso; egli offre ancora tali metodiche su un piatto d’argento, a chi desidera applicarle o a coloro i quali vogliano usufruirne.
La storia, se non la società odierna, a tali ardui pionieri dell’ultimo secolo riconoscerà il merito di aver ordinato conoscenze antiche in ben codificate metodiche adesso a disposizione della collettività e consone alle odierne esigenze, con la dovuta attenzione di non limitarle nella loro essenza; nonostante perennemente osteggiati e derisi dalla medicina ufficiale.

Quella di Medicina Olistica
è la denominazione che più definisce la visione globale sia di una singola metodica che delle varie medicine naturopatiche.
È la medicina che ha dell’uomo una visione unitaria, che vede in esso un’unità individuale, indivisibilmente inserita nell’unitotalità dell’Universo e colloca nel suo equilibrio centrale il presupposto per qualsiasi equilibrio periferico.
Per cui “Medicina Olistica” è uno dei sinonimi più consoni per definire sia l’approccio naturopatico, che quello delle grandi culture globali quali la Medicina Tradizionale Cinese, la Medicina Ayurvedica, la Medicina Antroposofica, la Medicina Alchemica europea e mediorientale.

La NATUROPATIA è la Medicina di secolari ricerche, Medicina di sempre, di esperienze e percezioni della natura umana.
Anche l’odierna medicina scolastica è nata dalle stesse radici.
Mentre la medicina accademica si è progressivamente adattata alla razionalizzazione del mondo tecnologico divenendo una medicina tecnica, apparatistica e con la propria metodica scientifico-analitica ha ritenuto opportuno considerare più i singoli organi che l’unità corpo-intelletto-emozione, ovvero corpo-spirito-anima, allontanandosi così inesorabilmente dall’esigenza del soggetto malato di essere valutato nella sua complessità; per la Medicina Naturopatica l’Unità dell’essere è rimasto elemento centrale di valutazione e di azione.

giuseppeImbriani

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