Si parla sempre molto
dell’ascorbato di potassio e della sua funzione positiva nella cura e nella
prevenzione dei tumori.
Vediamo di capirci
qualcosa.
L’ascorbato di potassio è un sale minerale, che si ottiene mettendo
assieme acido l-ascorbico (la vitamina C) e bicarbonato di potassio.
Un chimico fiorentino, Gianfranco Valsé
Pantellini, che fin dal 1946 ha dedicato la sua vita alla ricerca sul cancro,
ha iniziato a sperimentare fin dai primi anni settanta questa sostanza nella
cura di tumori e sclerosi a placche*.
I dati che ci ha fornito (pubblicati sia sulla
rivista SEAGREEN che nella collana INEDITI e raccolti ora in un dossier dal
titolo “L’ascorbato di potassio nella cura e prevenzione delle malattie
degenerative”) sono esattamente questi:
- ha “avuto per le mani” circa ottomila casi di
tumore;
- fra i casi considerati “terminali” dai medici
c’è stata una sopravvivenza del 5%; un allunga- mento della vita anche di due
o tre anni in molti altri; comunque un miglioramento delle con- dizioni per
tutti.
- fra i casi meno gravi (ma giudicati comunque
irreversibili) 60% di sopravvivenza, allunga- mento della vita anche di dieci
anni per molti altri; ovviamente miglioramento delle condizio- ni per tutti.
- fra i casi considerati “iniziali”: 100% di
regressione del male.
E poi l’altro dato sconvolgente: l’uso di ascorbato
di potassio come “preventivo”, assunto cioè da persone non affette da tumore,
ha fatto rilevare al prof. Pantellini che nessuna delle persone in “cura
preventiva” (dal 1970) è stata finora colpita da tumore e neppure da
nessun’altra malattia di origine virale.
Di fronte a questi dati, ad una sperimentazione che
dura ormai da decenni, ci siamo sentiti in dovere di informare il maggior
numero possibile di persone con tutti i (pochi) mezzi a nostra disposizione:
dalle trasmissioni alle radio locali fino all’organizzazione di un convegno (il
“De Rerum natura” - ricerche mediche per l’uomo secondo natura - tenutosi
all’Istituto Ciamician nel maggio ’90 ).
Il problema ci sembrava, all'inizio molto
semplice: di fronte ad un ricercatore che non promette e non fa miracoli, ma
semplicemente dice “io ho avuto dei riscontri oggettivi; provate anche voi”
l’unanime atteggiamento della comunità medica e scientifica dovrebbe essere
quello della sperimentazione... per esempio, visto che questo ascorbato di
potassio costa un’inezia - poniamo in essere un’indagine (visto oltretutto che
non ha nessuna controindicazione!): che un certo numero di Asl sperimentino su
dei malati di cancro per un determinato periodo; solo dopo si potrà esprimere
una valutazione. Poi abbiamo capito che, essendo il cancro un’industria che
rende migliaia di miliardi, non appare interessante sperimentare un prodotto
che costa “troppo poco” e il cui prezzo non può essere aumentato poiché
l’ascorbato di potassio figura nel prontuario galenico dall’inizio degli anni
settanta proprio su richiesta del prof. Pantellini che fu accettata dall’allora
ministro della sanità Mariotti.
Noi invece lo proviamo dall’89; non lo consideriamo
una panacea per tutti mali, ma abbiamo verifi- cato, nel - sia pur
relativamente ristretto - numero di nostri amici e conoscenti, risultati
straordinari.
E vi invitiamo a sperimentare.
*Si chiede, in farmacia, di preparare il numero
desiderato di dosi di ascorbato di potassio.
La dose consigliata dal prof. Pantellini è così
composta: 0,15 grammi di acido ascorbico e grammi 0,30 di bicarbonato di
potassio: il tutto deve essere in cristalli.
L’assunzione tre volte al giorno di questa dose è
curativa, di una volta al giorno o a giorni alternati è preventiva.
Altri consigliano una dose più robusta: 0,30 di
acido ascorbico e 0,60 di bicarbonato di potassio.
Ogni dose comunque deve essere sciolta in un fondo
di bicchiere d’acqua e bevuta tre quarti d’ora prima dei pasti.
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