ROMA -
Ci sono voluti parecchi anni, ma alla fine il metodo Di Bella, la cura anti-tumori a base di farmaci biologici, creata dal medico fisiologo scomparso nel 2003, è stata riconosciuta valida da Umberto Veronesi.
Uno studio scientifico dell'Università di Firenze e approvato dall'Istituto europeo per l'Oncologia, ha confermato, infatti, la validità del metodo.
E viene da sorridere, perché lo stesso, identico metodo fu bocciato dal ministero della Salute nel lontano 1998.
Lo studio dell'Università di Firenze è stato pubblicato sulla celebre rivista European Journal of Pharmacology ed ha avuto il benestare scientifico dell'Istituto europeo di Oncologia, capitanata dal professor Umberto Veronesi.
Sotto la lente d'ingrandimento è finito il caso di un ragazzo 32enne di Cosenza, colpito da carcinoma. Dopo la diagnosi si è rifiutato di sottoporsi alle cure tradizionali, e ha deciso di rivolgersi immediatamente a Giuseppe Di Bella, figlio del fisiologo.
Due mesi dopo, il medico dell'Istituto europeo di Oncologia, ha notato che: "obiettivamente al controllo odierno, pur mancando un'immagine che consenta un paragone, rispetto alla descrizione della Tac parametro, la lesione appare ridotta da T2 a T1.
Il paziente riferisce netto miglioramento della sua patologia."
Il giovane ha ottenuto poi una speciale ordinanza del Tribunale, che costringeva la Asl alla somministrazione gratuita della terapia.
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