venerdì 24 gennaio 2014

Studio finlandese: come il fisico reagisce alle emozioniIn


“La paura fa tremare le ginocchia”, “la rabbia fa prudere le mani”, "una azione disgustosa rivolta lo stomaco”, “un sopruso fa salire il sangue in testa”. Non si tratta di modi di dire, ma di reazioni fisiche reali che accomunano tutti.

Uno studio su 700 soggetti, condotto dall'università finlandese di Aalto, rivela che le reazioni fisiche provate dagli individui in risposta ai diversi stati emozionali, sono le stesse per tutti, o quasi.
Gli scienziati cercano di utilizzare questi risultati per corroborare un modello secondo cui le emozioni originano dal fisico (alterazioni chimiche originate dal cervello).
Ma si potrebbe anche dire che il fisico, e quindi anche il cervello, rispondono alle sollecitazioni dell'anima che sente, quella parte intangibile di noi che è influenzata dalle emozioni.


Che in questi detti non vi sia letteratura spicciola, ma fisica, ce lo dice una ricerca condotta all'Università di Turku, in Finlandia, che ha sottoposto 700 volontari alla lettura e alla visione di film con l'obiettivo di far sorgere determinati sentimenti e di annotare poi in quali parti del corpo si sentiva una variazione delle sensazioni. Incrociando i diversi riscontri, i ricercatori hanno poi formulato una grafica ben precisa

Secondo gli studiosi, le reazioni dei volontari sono state indifferenti alla loro provenienza culturale, facendo registrare in gran parte le stesse sensazioni.
I ricercatori hanno spiegato alla rivista Proceedings of National Academy of Sciences che "svelare le sensazioni corporee soggettive connesse con le emozioni umane può aiutarci a capire meglio i disturbi dell'umore, ai quali – come da grafica – si attribuisce rispettivamente una generale riduzione delle sensazioni e una iperattività simile alla paura (in assenza di pericolo reale).
Nota da tempo la reazione alla rabbia, che attiva, quasi "arma", il petto e le braccia, predisponendo il soggetto al combattimento.
Differisce solo parzialmente dalla rabbia la sensazione legata alla paura, che concentra tutto nella testa e nel petto nell'attesa che giunga il momento in cui decidere tra combattimento e fuga.
Tra l'orgoglio che "gonfia" il petto, l'amore che irrora tutto tranne le ginocchia, la felicità che sprizza energia da ogni poro, l'invidia che logora i nostri pensieri e la vergogna che accende le guance, le reazioni dei 700 volontari sembrano descrivere l'esperienza di tutti noi."


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